4 aprile 1978, ore 18.45.
All’interno del contenitore “Buonasera con…”, pensato dai vertici di Rai 2 per contrastare telefilm come Happy Days e Furia che su Rai 1 monopolizzavano i telespettatori della fascia preserale, una sorridente Maria Giovanna Elmi annuncia la prima puntata di Atlas Ufo Robot.
Il cartone animato rappresenta una significativa novità per il pubblico di quegli anni, abituato alla visione edulcorata e rassicurante delle produzioni americane firmate Walt Disney o Hanna & Barbera.
Una storia di fantascienza creata dall’indiscusso maestro del fumetto giapponese Go Nagai, il ritmo serrato e un’azione mozzafiato si sposano con una visione a tratti apocalittica, retaggio della tragedia atomica di Hiroshima e Nagasaki.
Protagonista il principe ereditario del pianeta Fleed che, scampato alla morte nella sua patria natale invasa dalle armate del malvagio re Vega, arriva sulla Terra con l’astronave-robot Goldrake e qui viene adottato dal professor Procton, uno scienziato che lo ribattezza con il nome di Actarus per nasconderne le origini extraterrestri.
Ma la fame di conquista di re Vega non si è esaurita e la battaglia questa volta si sposta proprio sul pianeta Terra.
Actarus deve quindi affrontare innumerevoli scontri a bordo del Goldrake e usare armi come l’alabarda spaziale, le lame rotanti o il maglio perforante che entrano di diritto a far parte dell’immaginario collettivo dei ragazzi di quell’epoca.
Il successo è enorme.
Gli spettatori superano i quattro milioni a puntata e chi ha la fortuna di possedere un televisore a colori può ammirare in tutta la sua sfavillante bellezza il risultato di un nuovo modo di intendere il linguaggio dei cartoni animati.
Da fenomeno televisivo Goldrake si trasforma in moda ed è tutto un fiorire di giocattoli, figurine, libri e gadget dedicati.
Buon compleanno eroe dello spazio e compagno di avventure !!!
Prima sigla
Seconda sigla di chiusura
Tratto da http://www.spaziofilm.it/content/news/index.asp?id=46173
All’interno del contenitore “Buonasera con…”, pensato dai vertici di Rai 2 per contrastare telefilm come Happy Days e Furia che su Rai 1 monopolizzavano i telespettatori della fascia preserale, una sorridente Maria Giovanna Elmi annuncia la prima puntata di Atlas Ufo Robot.
Il cartone animato rappresenta una significativa novità per il pubblico di quegli anni, abituato alla visione edulcorata e rassicurante delle produzioni americane firmate Walt Disney o Hanna & Barbera.
Una storia di fantascienza creata dall’indiscusso maestro del fumetto giapponese Go Nagai, il ritmo serrato e un’azione mozzafiato si sposano con una visione a tratti apocalittica, retaggio della tragedia atomica di Hiroshima e Nagasaki.
Protagonista il principe ereditario del pianeta Fleed che, scampato alla morte nella sua patria natale invasa dalle armate del malvagio re Vega, arriva sulla Terra con l’astronave-robot Goldrake e qui viene adottato dal professor Procton, uno scienziato che lo ribattezza con il nome di Actarus per nasconderne le origini extraterrestri.
Ma la fame di conquista di re Vega non si è esaurita e la battaglia questa volta si sposta proprio sul pianeta Terra.
Actarus deve quindi affrontare innumerevoli scontri a bordo del Goldrake e usare armi come l’alabarda spaziale, le lame rotanti o il maglio perforante che entrano di diritto a far parte dell’immaginario collettivo dei ragazzi di quell’epoca.
Il successo è enorme.
Gli spettatori superano i quattro milioni a puntata e chi ha la fortuna di possedere un televisore a colori può ammirare in tutta la sua sfavillante bellezza il risultato di un nuovo modo di intendere il linguaggio dei cartoni animati.
Da fenomeno televisivo Goldrake si trasforma in moda ed è tutto un fiorire di giocattoli, figurine, libri e gadget dedicati.
Buon compleanno eroe dello spazio e compagno di avventure !!!
Prima sigla
Seconda sigla di chiusura
Tratto da http://www.spaziofilm.it/content/news/index.asp?id=46173
Tanti auguri eroe della mia infanzia.
RispondiEliminaSimone
Grazie Matteo per questo Blog.
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