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Caro cliente…

Riporto un bellissimo post di di Daniele Imperi dove immagina di rispondere al cliente:

Caro cliente…

… quando mi invii una richiesta di preventivo per la realizzazione del tuo sito, sarebbe carino che tu esordissi con un “Buongiorno” o “Buonasera”, secondo l’orario in cui ti trovi a contattarmi; va bene anche un “Ciao”, al limite, una forma di saluto è opportuna, insomma, anche se stai utilizzando un mezzo di comunicazione elettronico, dall’altra parte, a leggere la tua richiesta, c’è pur sempre un essere umano; inoltre sarebbe anche cosa gradita sapere con chi sono entrato in contatto, in poche parole un’email, specialmente se implica la richiesta di un preventivo, andrebbe firmata con nome e cognome, con l’aggiunta, magari, del nome dell’azienda e relativo numero telefonico;

… quando ti chiedo maggiori dettagli sulla tipologia di sito che vuoi ti venga realizzato, sulla sua entità, sulle funzioni che dovrà avere, non sto parlando tanto per sprecare byte, ma con cognizione di causa. Ti svelerò un segreto: un sito non si vende come un chilo di pomodori, un tanto al peso, quindi frasi come “vorrei sapere quanto mi viene a costare un sito” non trovano alcun riscontro nelle metodologie empiriche che gli sviluppatori di codice adottano per redigere un preventivo di spesa per i loro lavori. Un sito internet ha tantissime sfaccettature ed ogni dettaglio deve essere preso in considerazione per poter preparare un preventivo. Quindi se ti chiedo maggiori dettagli, se parlo di preparare, anche insieme, un progetto completo per il tuo sito, lo sto facendo per il tuo bene. Non rispondermi è sinonimo di maleducazione e, oserei dire, anche di una certa superbia da parte tua. Sì, insomma, come se tu ne sapessi più di me;

… quando ti invio un preventivo significa, innanzitutto, che ho occupato parte del mio tempo ad analizzare il progetto del tuo sito o, quantomeno, le informazioni che mi hai fornito al riguardo, ho eseguito dei calcoli, in funzione dell’entità del lavoro e delle competenze richieste per effettuarlo, ho scritto tutto, nero su bianco, tramite un programma di scrittura, ho trasformato in formato pdf il documento e l’ho allegato ad una email, che ti ho spedito quindi, coi cordiali saluti finali. Non ho fatto tutto questo tanto per trascorrere il tempo, ma perché sei stato proprio tu a chiedermelo. Ti ho spedito un preventivo per il tuo sito sotto tua espressa richiesta. Come minimo mi aspetterei un “Grazie e cordiali saluti”, un “Le farò sapere” magari, anche un “Quanto sei caro!” potrebbe andare bene, tutto, insomma, fuorché il silenzio-dissenso. Il fuggi-fuggi, come se il preventivo portasse con sé un virus di ultima generazione, non è sintomo di buona creanza. Ti svelerò un altro segreto: rispondere ad un preventivo inviato non implica l’accettazione dello stesso. Implica, semmai, una forma di riconoscenza da parte del cliente verso colui che ha speso il suo tempo, gratuitamente, per preparare quel preventivo.

… quando ti degni di rispondermi al preventivo inviato non è carino sentirsi dire che il prezzo è troppo alto e questo per vari motivi: in primo luogo perché, ti assicuro, i miei prezzi sono tutt’altro che alti, in secondo luogo, cosa molto più importante, perché un sito web non è un giocattoletto che si guarda al computer e, una volta spento il monitor, sparisce per sempre. Un sito web rappresenta il tuo ufficio, il tuo negozio, il tuo studio, la tua azienda, la tua attività su internet. Ma, a differenza del tuo ufficio, del tuo negozio, del tuo studio, della tua azienda, della tua attività, insomma, il sito che ti rappresenta non chiude in determinati orari, no, è sempre in funzione, 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno, 366 nei bisestili. Questo comporta il vantaggio dell’ubiquità: sei presente su tutto il territorio nazionale, raggiungibile con un click. Ti pare poco? Come minimo hai raddoppiato le possibilità di acquisire clienti e, se ti sei fatto guidare da chi ti ha realizzato il sito, se hai seguito i suoi consigli, le avrai triplicate o quadruplicate perfino. Tutto questo ha un costo. Se pensi che sia alto, allora prova a calcolare quanto ti costa all’anno il mantenimento del tuo ufficio, del tuo negozio, del tuo studio, della tua azienda, della tua attività, insomma, aggiungi poi a quella somma il costo che hai dovuto sostenere per la pubblicità. Mi fermo qui con le spese, credo sia meglio. Hai fatto la somma? Bene, adesso confrontala con la cifra che ti ho chiesto io e vediamo se hai ancora il coraggio di sostenere che è alta. Ma scommetto di no. Scommetto che sono briciole al confronto. Sorpreso? Un sito web rappresenta un investimento, che rispetto a quello sostenuto nel mondo reale è trascurabile.

Cordiali saluti,
Daniele Imperi

fonte: http://www.danieleimperi.it/comunicazione/caro-cliente/

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