Per anni ho seguito i viaggi del cremasco Giorgio Brum Brum Bettinelli, ho collezionato ritagli di giornale, letto i suoi libri, seguito i suoi incontri al rientro dei suoi viaggi.
Un grandissimo ! Tutta la vita in vesta.
Oggi apro il giornale e leggo che Giorgio Bettinelli è morto il 15 settembre 2008 all'età di 53 anni per un malore improvviso.
Mi dispiace molto. Riposa in pace.
Uno dei cremaschi da ricordare per sempre.
Giorgio Bettinelli (Crema, 15 maggio 1955 – cina, 15 settembre 2008) è stato un giornalista, scrittore e viaggiatore italiano.
Laureato in lettere presso l'università di Roma, è famoso per i suoi quattro lunghi viaggi compiuti a bordo di una Vespa. Infatti durante la sua permanenza in Indonesia, come pagamento di una serie di debiti, gli viene regalata una Vespa di cui si innamora immediatamente.
Il suo primo viaggio parte da Roma nel 1993 con destinazione Saigon, dove arriverà un anno più tardi.
Il secondo parte da Anchorage per arrivare alla Terra del Fuoco e dura dal 1994 al 1995.
Il terzo unisce Melbourne a Città del Capo, per un totale di 52.000 km percorsi fra il 1995 e il 1996.
Il terzo e ultimo, chiamato Worldwide Odyssey, è un vero e proprio giro del mondo, dura più di tre anni, dall'ottobre del 1997 al maggio del 2001: il luogo di partenza è la Terra del Fuoco e quello di arrivo è la Tasmania, coprendo 144.000 km passando per l'Alaska, la Siberia, entrando in Africa attraverso lo stretto di Gibilterra, e costeggiandola tutta fino a Gibuti passando un'altra volta per Città del Capo, per poi costeggiare tutta l'Asia meridionale dallo Yemen all'Indonesia, fino all'arrivo nell'ultimo continente, l'Australia, ed alla destinazione finale, la Tasmania.
Durante quest'ultimo viaggio Giorgio Bettinelli è stato anche rapito da un gruppo di guerriglieri in Congo, per poi essere rilasciato dopo poco tempo, derubato di tutto ma con la vita salva.
L'ormai esperto pilota-viaggiatore ha deciso di non fermarsi, ed ha quindi svolto un altro viaggio nell'unico grande paese da lui finora non percorso: la Cina, a cui è seguita l'uscita del suo ultimo libro La cina in vespa.
Giorgio Bettinelli è morto il 15 settembre 2008 all'età di 53 anni per un malore improvviso.
Viveva da quattro anni in Cina, sulle rive del Mekong, con la sua ultima moglie.
Bibliogafia
- In Vespa. Da Roma a Saigon (Feltrinelli 1997), che narra il primo viaggio
- Brum Brum. 254.000 chilometri in Vespa (Feltrinelli 2002): gli altri viaggi fino al rapimento in Congo
- Rhapsody In Black. In Vespa dall'Angola allo Yemen (Feltrinelli 2005)
- La Cina in vespa
http://www.giorgiobettinelli.com
Video
La nuova avventura su due ruote di Giorgio Bettinelli. Un viaggio al cuore del grande mistero cinese in quest'inizio di XXI secolo.
Ho letto i suoi libri e insieme a lui ho viaggiato. Mi ha fatto sorridere, sperare, e amare il mondo.
RispondiEliminaI suoi racconti commoventi sui poveri del mondo, sull'indifferenza di altri, l'amore per la Terra.
Con niente viaggiava e viaggiava arricchendo l'animo di chi lo leggeva. Un nobile, un esperto di vita.
Superficiale in alcuni racconti e modi di vivere la vita, ma sempre profondo per i sentimenti altrui.
Paziente e conviviale.
Portatore di pace e testimone di tante violenze nel mondo.
La TV ci fa assistere agli elogi di tanti FALSI eroi, che con niente ricevono plausi da maree di giovani. Giorgio un vero eroe, se n'è andatgo in silenzio, socchiudendo la porta, senza sbatterla.
Io che sono ateo non lo immagino in viaggio chissà dove oppure in un aldilà che per me non esiste,lo immagino e lo ricordo per quello che mi ha dato. Per quello che è riuscito a trasmettermi e un po' mi ha fatto diventare.
Grazie Giorgio Bettinelli, grazie di esser esistito e grazie per aver condiviso con noi la tua vita.
Se è vero che poi esiste un aldilà, beh allora ti verro' a trovare e mi porterai a fare un giro con la tua Vespa, se invece dilà c'è il nulla, allora non fa niente, mi è bastato conoscerti.
Un tuo ammiratore.
bellissimo il commento di anonimo ... da brividi. Grazie.
RispondiEliminaGiorgio era ed è una leggenda.
RispondiEliminaHa realizzato il sogno di molti. Mollare tutto e iniziare a viaggiare, in Vespa.
Buon viaggio
Occhi di fuoco, parole d'altre vite, di mille mondi...
RispondiEliminaTu, Grande Giorgio il cantastorie della mia infanzia e l'unico vero Ulisse di nostri giorni...
Grazie!!!
lavinia
Matteo, volevo solo ringraziarti per il fattivo appoggio alla petizione.
RispondiEliminaLorenzo
Pienamente d'accordo con te Matteo. Una strada è un'inezia per chi le ha percorse tutte, ma già quella avrebbe del miracoloso quaggiù in Italia, luogo poco incline agli elogi per raffinati poeti come Giorgio.
RispondiEliminaEdo, hai perfettamente ragione
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